IMPS, con la emme. Il problema è tutto qui. Siamo noi, cari italiani, il problema. Genio ironico è colui che ha creato un sito con la scritta IMPS. Ha pensato di fare una goliardata, insomma una “zingarata” avrebbero detto il Conte Mascetti e il Pierozzi in Amici Miei. D’altra parte “che cos’è la zingarata” spiegano i due protagonisti:” è una partenza senza meta, senza scopi, un’evasione senza programmi che può durare, un giorno, due, una settimana (…) salvo complicazioni”. Il goliarda l’evasione l’ha fatta nello sterminato territorio del web e invece proprio dalla rete le complicazioni sono sopraggiunte, e gravi, se in 500mila hanno riempito il modulo di richiesta sul sito “www.redditodicittadinanza2018.it”. Eppure c’e scritto per esempio: “Richiesta per immigrati irregolari e celiaci” e se si clicca su: “Sei un immigrato”, l’oggetto diviene “Reddido di giddadinanza”. Provare per credere. Il Movimento 5Stelle non ha un leader fisico. Non lo sono Grillo, Di Maio o Di Battista. Il leader è la Casaleggio Associati e in, questo caso, il genio non è ironico. Non c’è goliardata, c’è invece il potere. Un potere a cui non siamo abituati, nuovo ma non sconosciuto. È il potere che sfrutta la mancanza di conoscenza delle cose. L’ignoranza usata come leva di potere. Mark Twain diceva: “tutto ciò di cui hai bisogno in questa vita è ignoranza e fiducia, poi il successo è assicurato”. Una volta che questa fiducia è acquisita essa si consolida negli organismi della società come un tumore maligno e li pervade. Attraverso questo potere si può assumere una decisione e dopo un giorno cambiarla totalmente, si può affermare una cosa per poi immediatamente smentirla. Si può contraddire addirittura i “valori” su cui si basa, ma non per questo molte, tante, troppe persone cambieranno la loro opinione in merito. Attenzione la costruzione di questo potere sfrutta anche chi pensa di opporvisi. Crea figure di raccordo, di riserva, vie di fuga. Per esempio il presidente della Camera Fico è una via di fuga. Potrebbe non dispiacere alla “sinistra, sinistra” quando e nel caso la spinta sovranista della Lega dovesse divenire un pericolo per il “leader” Casaleggio. Fico serve è indubbio: edulcora il razzismo salviniano parlando della Diciotti; incontra le ONG e Medici senza Frontiere; durante la votazione del decreto Sicurezza si alza e va via d’aula, marcando la contrarietà al provvedimento. Serviva alla Casaleggio una figura che avesse questo ruolo. Non nell’esecutivo, posizione troppo coinvolgente, piuttosto in un ambito nobile e prestigioso: terza carica dello stato, perfetto. I risultati si stanno vedendo ed ecco che anche alcuni pretendenti alla segreteria PD non vedrebbero male come un partito “depurato da Renzi” possa vedere validi ponti, come Fico appunto, per avvicinare il Movimento 5 Stelle. Tale ipotesi fa anche comodo ad alcuni analisti, esperti e giornalisti che individuano questa come la via della “nuova sinistra”. Ahimè, ci vuole molta attenzione da parte di tutti. Occorre voler più bene alla Democrazia affinché dietro questa falsa speranza non ci si accorga troppo tardi dell’esistenza di una maledetta utopia, di una nuova chimera. Dietro a tutto, anche dietro a Fico, c’è una costruzione digitale del potere. Anche lui ne fa parte, con o senza il suo assenso. Una persona senza dubbio migliore di Fontana, Toninelli, Di Battista, Grillo, Di Maio, Taverna e affini, ma dietro incombe l’ombra geniale e minacciosa della Casaleggio Associati. Populista, destrorsa, antidemocratica, socialmente pericolosa che affonda il potere nell’ignoranza e che proprio nell’ignoranza, nell’odio, in una visione oscurantista e distopica vuole costruire il nostro futuro prossimo venturo.