ONORE AGLI INFETTI E AI CADUTI

di | Mar 9, 2020 | Attualità

In fondo, ma neanche tanto, è come se fossimo in una guerra mondiale. Nello scorso secolo il mondo ne ha vissute due. Questo millennio è iniziato probabilmente con un’altra: la terza guerra mondiale.

Tutta la terra infatti ne è coinvolta. Ci sono decine di scrittori di libri che hanno ipotizzato un nuovo terribile conflitto totale. Chi con armi terribili, chi contro alieni, chi con la sola clava.

Questa è di quelle immaginate come fantascientifiche, contro un nemico pressoché invisibile. Uno dei veri signori della Terra.

Insieme ai batteri, il virus, è un elemento che popola il mondo dai primi vagiti dell’esistenza e continuerà a popolarlo, insieme all’Universo, nei tempi a venire.

Tanti esseri vivono sulla Terra. Uccelli, pesci, rettili, piante, alberi e moltissimi altri ancora. Per tutti, la natura, ha ideato, meravigliosamente, un senso di equilibrio, una catena continua. Per esempio i semi, un fiore, il nettare, l’ape, il miele. Albert Einstein sembra che un giorno abbia detto: “quando spariranno le api l’uomo avrà quattro anni di vita”. 

Molti si sono interrogati su questa frase apparentemente senza molto senso.

Che il genio della fisica l’abbia detto o meno sta il fatto che alcuni studi scientifici, pubblicati sulla rivista “Pnas” dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, hanno appurato che questi piccoli e meravigliosi insetti hanno il loro sistema immunitario.

L’esposizione delle api ai potenti insetticidi usati dall’uomo sta indebolendo le difese di questi piccoli esseri in maniera tale che, sempre più spesso, si scoprono api infette da virus normalmente tenuti sotto controllo dalle innate e millenarie difese. Si perchè le api esistono da prima dell’avvento dell’uomo. Quando noi apparimmo sulla terra questi insetti avevano già completato il loro ciclo evolutivo.

Quindi non è il miele che ci potrebbe mancare e neanche i prodotti cosmetici o per l’igiene. Quello che abbiamo in comune con le api e il sistema immunitario.

Non lo stesso indubbiamente, ma diverrebbe attaccabile quel complesso organico alla difesa umana interconnesso con il nostro corpo, creato per difenderci dalle aggressioni delle malattie. Un “sistema” nel vero, effettivo, incontrovertibile senso del termine.

L’uomo quindi è stato l’unico degli organismi sulla terra in grado di sconvolgere gli equilibri della natura e non capire che lo faceva contro se stesso. Noi uomini, si, io, voi, tutti, nessuno escluso. 

Non abbiamo compreso che il “sistema immunitario” non è formato solo da componenti dell’organismo, dai tessuti, dalle cellule dei linfonodi del nostro corpo. Esso è riferibile a una cosa più ampia, fatta dalle relazioni dell’uomo, dall’organizzazione che si è dato, dai sistemi politici, dalle amministrazioni e dalla forma degli stati, fino alla stessa democrazia.

Superate le guerre vere, gli orrori del nazifascismo, le crisi economiche, l’uomo ci ricasca sempre. L’egoismo, la mancanza di rispetto gli uni dell’altro, il potere politico, i nazionalismi, i populismi, l’odio razziale, il potere economico, il profitto, hanno finito di gettare sull’uomo un veleno molto più potente dell’insetticida che egli stesso ha creato.

Ha pensato che bastasse gettare l’immondizia nel giardino del vicino per disfarsene, di disperdere nel cielo il fumo del petrolio bruciato perché sparisse nell’universo, di alzare i muri per difendere un concetto atroce come quello della razza o il privilegio di essere nato nella parte ricca del mondo lo stesso, magari sfruttando proprio le risorse che nasconde il sottosuolo di paese poverissimi e dilaniati da guerre perenni.

Invece le diffidenze, i preconcetti, le discriminazione, la pretesa superiorità, la creduta incrollabilità delle proprie certezze sociali e politiche, sono state spazzate da un cosa invisibile come un virus.

Il virus ha abbattuto tutto è ha rivelato un mondo e un uomo fragile, che pensava di avere già in mano il futuro mentre invece è stato attaccato da un essere preistorico.

La speranza è che questa prova, stampi in modo indelebile, nella nostra storia, nei nostri comportamenti, nelle nostre relazioni, questa esperienza.

Una volta passata l’uomo si scopra diverso, che si accorga che l’economia può migliorare il nostro modo di vivere senza che avvantaggi una parte, che la terra non deve essere sfruttata, che il mondo è di tutti e non di qualcuno in particolare. Bisogna che prenda ragione che senza il comportamento consapevole e condiviso di tutti gli  uomini, anche se diversi, per colore della pelle e per condizione, il rischio per l’intera umanità é grande.

Nella nostra povera Italia, seconda solo alla Cina per contagi e decessi,  questo pericolo è addirittura più vicino, nonostante si stenti a comprenderlo e prenderne coscienza. Il pericolo è immenso, se non si invertono i comportamenti. In poche settimane chi pensa di essere immune o invincibile per grazia ricevuta, avrà la triste sorpresa di essere parte in causa del problema e di mettere sul piatto di questa roulette russa una pistola con tutti i colpi nel tamburo.

Nella Bibbia nel Libro della Genesi Dio si pente di aver creato l’uomo perché la sua malvagità era grande(6.5 – 6.6) e dice – “Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato…” (6.7). 

Non occorre essere credenti perché, nel leggere queste parole, non scorrano dei brividi nella nostra pelle, ma le migliaia di contagiati e le centinaia di morti ci stanno dicendo qualcosa.

Siamo in guerra, quindi onore al prezzo che hanno pagato, che faccia da monito per tutti e che non divenga per tutti noi, un sacrificio inutile.


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